Stefano Reali
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Ospite di i-Fest International Film Festival 24
7 settembre 2024
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Michele Placido è uno dei più noti attori italiani, con una carriera di più di 80 film alle spalle.
Recitare è la sua passione, esordisce sul palcoscenico a 24 anni con l’Orlando Furioso, dopo aver studiato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Durante gli anni ‘70 ha l’opportunità di essere diretto da grandi registi e di recitare al fianco di attori esperti. È un giovane poliziotto in Romanzo Popolare (1974) di Mario Monicelli con Ugo Tognazzi e Ornella Muti e fa da autista a Laura Antonelli nel film di Luigi Comencini Mio Dio, come sono caduta in basso (1974). Due anni dopo lo troviamo in Marcia Trionfale di Marco Bellocchio.
Il 1984 è l’anno de La Piovra la serie tv diretta da Damiano Damiani. Placido interpreta il commissario Cattanei che con coraggio combatte la Mafia. La Piovra è indiscutibilmente la più celebre serie televisiva prodotta in Italia, 10 milioni di spettatori in media, 10 serie dal 1984 al 2001 e l’esportazione in 80 paesi, sono la conferma di tale successo. Nelle prime quattro serie Placido si guadagna una grandissima notorietà con delle interpretazioni realistiche e intense. Terminata l’esperienza televisiva l’attore pugliese ritorna con grande nonchalance al cinema in una delle sue migliori performance nel film Mery per sempre (1989) di Marco Risi.
Recita poi per Rosi, Ferreri, Amelio, Martone, Moretti, Tornatore. Nel 1990 debutta da regista con Pummarò, cui seguono, fra gli altri, Un eroe borghese (David speciale), Romanzo criminale (8 David e 5 Nastri d’argento), 7 minuti (Nastro speciale), L’Ombra di Caravaggio (2022).
𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟐 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 – 𝐨𝐫𝐞 20.00 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐀𝐫𝐚𝐠𝐨𝐧𝐞𝐬𝐞 (𝐂𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐯𝐢𝐥𝐥𝐚𝐫𝐢)
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i-Fest 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐅𝐢𝐥𝐦 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝟐𝟒 in media partnership con Rai Cinema ed in collaborazione con Italian FIlm Institute e S.I.A.E.
CINEMA SENZA CONFINI
DOC
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YOUNG TALENTS / SHORT
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YOUNG TALENTS / FEATURE
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ANIMAZIONE
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Regista rumeno di incredibile spessore, autore di pluripremiate e straordinarie pellicole, riconosciuto come uno dei massimi esponenti della cinematografia europea 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐌𝐮𝐧𝐠𝐢𝐮 sarà ospite di i-Fest 24 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟐 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞.
Appartenente a quella che viene definita la generazione “postdicembrista”, categoria di intellettuali formatasi successivamente alla rivoluzione rumena, Mungiu, dopo aver studiato letteratura inglese all’Università di Iași lavora per alcuni anni come giornalista ed insegnante. Nel 1998 si specializza in Regia all’Accademia di Teatro e Film di Bucarest ed inizia una incredibile carriera che dopo pochi anni lo porterà a vincere La 𝐏𝐚𝐥𝐦𝐚 𝐝’𝐎𝐫𝐨 𝐚 𝐂𝐚𝐧𝐧𝐞𝐬 con il film 4 𝑚𝑒𝑠𝑖, 3 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒, 2 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖.
Le sue grandi doti registiche vengono evidenziate già dai primi cortometraggi tra cui 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎𝑛𝑎, 𝑁𝑖𝑐𝑖 𝑜 𝑖̂𝑛𝑡𝑎̂𝑚𝑝𝑙𝑎𝑟𝑒, 𝑍𝑎𝑝𝑝𝑖𝑛𝑔, che gli permettono di vincere numerosi premi internazionali. Nel 2002 il suo lungometraggio 𝑂𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡, accolto con numerosi premi in diversi Festival europei, viene presentato al 𝐐𝐮𝐢𝐧𝐳𝐚𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐬 𝐑𝐞́𝐚𝐥𝐢𝐬𝐚𝐭𝐞𝐮𝐫𝐬 𝐝𝐞𝐥 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐧𝐧𝐞𝐬. Dopo 𝑇𝑢𝑟𝑘𝑒𝑦 𝐺𝑖𝑟𝑙, episodio di 𝐿𝑜𝑠𝑡 𝑎𝑛𝑑 𝐹𝑜𝑢𝑛𝑑, torna sulla croisette nel 2007 vincendo la Palma d’oro con il suo secondo lungometraggio 4 𝑚𝑒𝑠𝑖, 3 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒, 2 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖.
Seguono 𝑅𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑜 (𝐴𝑚𝑖𝑛𝑡𝑖𝑟𝑖 𝑑𝑖𝑛 𝑒𝑝𝑜𝑐𝑎 𝑑𝑒 𝑎𝑢𝑟 – 2009), film commedia ad episodi che racconta di leggende metropolitane viste dal punto di vista della gente comune; 𝑂𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑖𝑛𝑒 (𝐷𝑢𝑝𝑎 𝑑𝑒𝑎𝑙𝑢𝑟𝑖 – 2012) presentato in concorso al Festival di Cannes, dove ha vinto il 𝐏𝐫𝐢𝐱 𝐝𝐮 𝐬𝐜𝐞́𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 e il 𝐏𝐫𝐢𝐱 𝐝’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞́𝐭𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐟𝐞́𝐦𝐢𝐧𝐢𝐧𝐞 con le attrici Cosmina Stratan e Cristina Flutur; 𝑈𝑛 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑒, 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 (𝐵𝑎𝑐𝑎𝑙𝑎𝑢𝑟𝑒𝑎𝑡 – 2016), presentato sempre al Festival di Cannes che lo ha incoronato 𝐌𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐬𝐭𝐚; 𝐴𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑒𝑙𝑣𝑎𝑡𝑖𝑐𝑖 (𝑅.𝑀.𝑁. – 2022), potente metafora sul proliferare del razzismo. 𝐴𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑒𝑙𝑣𝑎𝑡𝑖𝑐𝑖 sarà presentato dal regista e proiettato dopo l’incontro.
𝐢-𝐅𝐞𝐬𝐭 𝟐𝟒 omaggerà inoltre Mungiu con una ampia Retrospettiva della sua opera, attività dal grandissimo valore cinematografico e culturale, organizzata in collaborazione con Voodoo Films, 𝐌𝐨𝐛𝐫𝐚 𝐅𝐢𝐥𝐦𝐬 e Bim Distribuzione.
In Selezione Ufficiale, insieme a rarità assolute come 𝐸-𝐵𝐼𝑁𝐸-𝑅𝐴𝑈, 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎𝑛𝑎 e 𝑇𝑢𝑟𝑘𝑒𝑦 𝐺𝑖𝑟𝑙, i suoi gioielli cinematografici tra cui 4 𝑚𝑒𝑠𝑖, 3 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒, 2 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖, 𝑂𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡, 𝑅𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑜, 𝑂𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑖𝑛𝑒.
𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟐 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 – 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟎.𝟑𝟎 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐀𝐫𝐚𝐠𝐨𝐧𝐞𝐬𝐞 (𝐂𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐯𝐢𝐥𝐥𝐚𝐫𝐢)
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Il grande e pluripremiato regista italiano consacrato a livello internazionale ed autore di straordinarie pellicole con cui ha conquistato platee internazionali sarà ad i-Fest 24 giovedì 12 settembre.
Nel 2024 è candidato all’Oscar nella categoria miglior film straniero con il suo toccante Io capitano, in cui affronta temi urgenti come l’immigrazione e la disperazione umana con grande sensibilità e maestria. La pellicola vince inoltre il Leone d’argento per la miglior regia alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e riceve sette David di Donatello.
La sua lunga carriera inizia nel 1996 con il cortometraggio Silhouette con cui vince il Sacher Festival, che diventa nello stesso anno uno dei tre episodi che compongono il suo primo lungometraggio Terra di mezzo. Seguono pellicole come Ospiti, Estate romana, L’imbalsamatore e Primo amore, attraverso cui definisce uno stile cinematografico inconfondibile e racconta la sua precisa prospettiva artistica sul mondo.
Il grande successo arriva con Gomorra nel 2008, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, di cinque European Film Awards, sette David di Donatello, nominato ai Golden Globe.
Seguono Reality (2012) sua prima co-produzione internazionale, Il racconto dei racconti (2015) film girato interamente in inglese e con attori stranieri, Dogman (2018), intenso thriller d’altri tempi, Pinocchio (2019) rivisitazione magica del capolavoro di Collodi, Io capitano (2023) struggente racconto di immigrazione interamente girato all’estero.
Pellicole molto diverse nei generi e nelle tematiche ma sempre di grandissimo spessore e dal forte impatto visivo. Un cinema denso di desiderio ed ossessione attraverso cui Matteo ci ricorda che la settima arte può essere molto più di una semplice forma di intrattenimento, può essere un’intensa esperienza trasformativa, un viaggio emozionante nel cuore dell’umanità.
Giovedì 12 settembre – ore 20.30 Castello Aragonese (Castrovillari)
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Nell’anniversario del suo novantesimo compleanno è la straordinaria Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, in arte Sophia Loren, la protagonista assoluta di i-Fest International Film Festival 2024.
Donna di carattere ed attrice dall’inarrivabile fascino, interprete intensa, densa di dramma e spensierata leggerezza, icona di bellezza, simbolo del cinema italiano nel mondo, star internazionale inimitabile, genuina, sexy, divertente.
Unica.
Il Manifesto Ufficiale di i-Fest 24 la racconta attraverso un iconico scatto del grande fotografo statunitense Richard Avedon del 1966, rivisitato in chiave pop attraverso l’inconfondibile ed innovativo stile del Festival.
Legato a riviste iconiche come Harper’s Bazaar, Vogue e The New Yorker, quelli di Avedon sono veri e propri ritratti cinematografici che accompagnano l’osservatore ad immaginare e visualizzare i racconti e le storie che hanno il potere di evocare.
Sguardo fisso e penetrante, Sophia ci osserva con curiosa femminilità e naturale diffidenza. Allo stesso tempo forte è il desiderio di essere guardata ed ammirata in tutta la sua complessa semplicità. Star inarrivabile e donna del popolo. Tanto internazionale quanto napoletana. Così seduttrice, così materna. Labbra socchiuse in un’attesa dal sapore un po’ severo ed un po’ malizioso. In quell’intrigante infinito attimo che anticipa una sentenza definitiva o una fragile e sensuale accoglienza?
Uno scatto immortale, una posa che sfida e seduce, un ritratto che ci racconta Sophia, tanta Sophia.
“Sapevo perfettamente che la mia bellezza era il risultato di tante irregolarità tutte fuse insieme in un solo viso, il mio viso. Che avessi vinto o perso, sarebbe stato nella versione originale”.
Dal 5 al 15 settembre, 11 giorni di magia e di grande Cinema.
© Picture Alliance/Photoshot/IPA – Ph. Richard Avedon, 1966
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